Gli anni settanta

Nel 1971 il Vespa Club Italia si scioglie, ma a Milano c'è Mario Carini, classe 1920. Presente nel Club fin dalla fondazione, ha sempre occupato cariche di rilievo nel Consiglio Direttivo.

La sua passione sono le gare: ha partecipato con successo a diverse edizioni delle "1000 Km" e del "Giro dei Tre Mari", alternando l'attività vespistica a quella motociclistica come conduttore in sella alla Mondial bialbero e alla Paton 125. Suoi sono tutt'oggi alcuni record di velocità e durata ottenuti insieme a Sante Ciceri con la Ducati 100 sulla pista di Monza il 30 novembre 1956.

Carini prende le redini del Vespa Club Milano e aiuta a ricomporre il Vespa Club d'Italia. Quando, nel 1969, la Piaggio acquisisce la Gilera, lui cambia il nome in Vespa Gilera Club Milano in onore del grande Marchio italiano.

Continua la tradizione della Primavera Vespistica che per ben tredici edizioni si identifica con la "500 Km" di regolarità con partenza notturna e gli audax in Sardegna; sponsorizza di tasca propria una scuderia di Vespa 90 SS che mette a disposizione dei piloti del club. La sua passione e il suo entusiasmo sono coinvolgenti, coadiuvato dal vicepresidente nonché valido conduttore Roberto Marziotti. Una delle sue invenzioni ci distingue da tutti gli altri club: è il distintivo con i cartigli, una specie di catenina cui si possono aggiungere nuovi segmenti, uno per ogni anno di iscrizione (oro), e altri che riportano la storia del Socio: membro del Consiglio Direttivo (rosso), partecipazione all'Eurovespa (argento), alla Primavera Vespistica (rosa), alla "1000 Km" (giallo), al Giro dei Tre Mari (blu), al Motogiro d'Italia (verde), Campione Italiano di Regolarità (tricolore a bande trasversali), Campione Europeo di regolarità (bianco), Audax in Sardegna (bianco con il simbolo dei Quattro Mori).

Massimo Giordano vince il Campionato Italiano di Regolarità nel 1973, Giovanni Ottonello nel 1976 e 1979.